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L’isola felice. Mafie in terra marchigiana

Isola feliceIn collaborazione con Ondalibera.tv, la Fattoria della Legalità ha realizzato, nell’ambito del progetto PartecipAttivi, la video inchiesta “L’isola Felice. Mafie in terra marchigiana”.

Per vedere il video vai alla pagina del sito dedicata al progetto

La Fattoria su RAI 3

tgrLe testate giornalistiche della RAI hanno dedicato al tema della legalità la settimana dal 25 al 30 gennaio. Durante la rubrica “Buongiorno Regione” ed i TGR hanno affrontato sotto vari aspetti questo tema, parlando più volte della Fattoria della Legalità di Isola del Piano, concludendo in bellezza con il Settimanale interamente trasmesso da quel bene confiscato.

Ecco, per chi se li fosse persi, i video trasmessi.

La puntata integrale del Settimanale del 30 gennaio 2016

L’intervista a Vincenzo Macrì

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Terra Libera Tutti – 19 settembre alla Fattoria

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Ecco il nuovo evento della Fattoria della Legalità, nato all’interno dell’incubatore di idee del progetto “Legami di creatività, gusto e territorio”.

Evento Facebook

Scarica: il programmala locandinail pieghevole

Presentazione

Terra è il nostro Pianeta, di cui vogliamo prenderci cura, ma anche la terra di questi luoghi stupendi, che ci regala i suoi frutti e ci nutre con amore.
Libera è il nome dell’associazione che lotta per un paese migliore, senza l’opprimente presenza della criminalità organizzata, ma è anche la voglia di esprimersi, di fare e di condividere… insieme.
Tutti, perché è a tutti che si rivolge questo evento: bambini, giovani e adulti, ognuno coi propri sogni, per coltivare la legalità in questa magica fattoria.

Terra Libera Tutti propone nel pomeriggio una serie di laboratori rivolti a bambini ed adulti. Poi un aperitivo musicale con i prodotti di Libera Terra, e quindi la condivisione della cena, in cui ognuno potrà portare ciò che vuole da mangiare, mentre per le bevande c’è il servizio bar della festa. Read more

Lettere e poesie scritte a mano: studenti e volontari raccontano la loro esperienza nel campo di Isola del Piano

WP_20150723_11_03_48_ProC’è chi come Stefania ricorda le persone «fantastiche», grazie alle quali «ha imparato il valore delle parole legalità, uguaglianza amicizia». Chi invece come Giulia, riflette sulla parola uguaglianza, che pur nelle differenze, ha vissuto all’interno del campo: «nessuno si sente né superiore né inferiore rispetto agli altri, tutti aiutano tutti, tutti rispettano tutti». Chi come Angelica, sopra le note dei Jefferson Airplane, parla di crescita personale, stanchezza ma anche tanta allegria. Raffaele, invece, si affida a una poesia scherzosa quanto impegnata. Ecco le testimonianze dei ragazzi di Isola.

« Grazie a questa esperienza ho imparato il valore della parola legalità, uguaglianza e amicizia. Le persone che mi hanno accompagnato in questa settimana sono fantastiche. Ognuna di loro ha lasciato un segno per rendere meraviglioso e unico questo campo. Abbiamo voluto riportare allo splendore un bene confiscato alla mafia e abbiamo capito che tutti insieme possiamo fare grandi cose».
Stefania, 17 anni Read more

Un video sul Campo 2015

L’Intervista. Isola del Piano, il sindaco Giuseppe Paolini: «Contro la mafia, la scelta di campo è arrivata dai giovani e dagli anziani».

WP_20150722_17_46_00_ProAll’inizio non ci credeva nessuno. Perfino tra le fila dell’amministrazione locale di Isola del Piano c’era chi vedeva nella casa padronale e nei 6 ettari di terreni circostanti, su cui oggi sorge la “Fattoria della Legalità”, solo una montagna di guai di cui sbarazzarsi in fretta. Il comune limitrofo di Montefelcino, su cui ricadevano gran parte dei terreni e il ristorante della vecchia proprietà del boss Ruggero Cantone (responsabile di traffici e reati tra Lecco ed Erba che aveva eletto queste zone a suo “buen retiro”), lo aveva fatto: con il rifiuto di assumerne la gestione, aveva dato il via libera alla messa all’asta dei beni. E qui entra in scena l’attuale sindaco di Isola Giuseppe Paolini, allora vice in una giunta di Centrosinistra.

Ingaggia una caparbia battaglia all’interno dell’amministrazione comunale, e nel 2006 il Comune si fa assegnare il bene. «Molti non erano d’accordo – ricorda Paolini -, obiettavano che ci volevano tanti soldi, che ci potessero essere delle vendette. Riuscii a portare consiglieri e assessori dalla mia parte, dicendo: che senso ha per una amministrazione pubblica, non avere il coraggio di affrontare certe problemi, di non di prendere il testimone di quanti erano morti nella lotta alla mafia».

Dovrebbe essere la svolta, e invece per quattro anni il bene viene abbandonato alla sua sorte. I parenti di Ruggero Cantone continuano ad entrare indisturbati nella loro ex proprietà, mentre un assessore pensa bene di accaparrarsi una parte dei terreni, senza versare corrispettivi al Comune. E’ in questi anni, che più di sessanta vecchi ulivi vengono venduti, dopo una transazione che rimarrà un mistero. Nel 2010, intanto Paolini, che nel frattempo si era dimesso, ritorna in comune questa volta da sindaco. Read more

Lavoro nelle scuole e materiali di riuso: così i nonni e i ragazzi di Isola del Piano fanno rinascere la Fattoria della Legalità.

WP_20150723_10_28_00_Pro«Sai cos’è, alcuni tra noi vengono perché ci sono loro, i ragazzi. Magari non te lo dicono, ma lo capisci dall’entusiasmo che ci mettono. Non li vedi mai così arzilli quando facciamo le nostre iniziative». Ci scherza su, Filiberto Gargamelli, capo lega dello Spi di Isola di Piano e di altri sette comuni del comprensorio. Intanto ha piazzato la sua roulotte nel parcheggio, e non si muove da qui, cadesse il mondo. Coordina i lavori, segue i giovani con discrezione, a volte anche nei loro problemi personali, e poi alla sera – dopo una giornata di lavoro e formazione – ci discute alla pari, senza troppi formalismi.
Ed eccoli i ragazzi della Fattoria della Legalità di Isola di Piano, una trentina in tutto, età compresa tra i 15 e i 24, compresi i sei volontari che danno una mano a gestire le attività del campo promosso da Libera e Arci, assieme allo Spi e ad altre sei associazioni. In questi giorni lavorano – sotto il sole – alla realizzazione di un barbecue con materiali di riuso e tecniche tanto ecologiche quanto antiche. La Fattoria è un cantiere a cielo aperto. Sotto la direzione dell’architetto Andrea Cecconi, c’è chi impasta l’argilla ricavata dalle colline circostanti, con acqua, sabbia e paglia, chi lavora con la betoniera, chi piazza i bancali. Usati come casseri vengono poi riempiti di questa speciale calce fatta di terra e scarti agricoli, per sostenere il barbecue. Una volta completati, i bancali vengono coperti da una speciale sostanza per renderli ignifughi, e sopra di essi si edificano i muri alla maniera contadina, con un misto di acqua, terra e sterco di cavallo come amalgama. Si lavora spalla a spalla. Filiberto, Luigi, Aldo, Luciano dello Spi insegnano ad usare gli attrezzi del mestiere, i ragazzi imparano. Read more

«La mafia? La batti con il lavoro». Storie di vecchia e nuova resistenza tra Pietralunga e Isola del Piano

WP_20150722_16_24_07_Pro«Quando mi hanno riferito che da noi c’era la ‘Ndrangheta, per poco non cadevo dalla sedia. Ma come, ho pensato, proprio qui, in mezzo a queste montagne sperdute?». Mirko Ceci, giovane sindaco di Pietralunga, racconta alla platea lo stupore che provò quando seppe dai magistrati che stavano per confiscare un’intera vallata con tre casolari,a Col de la Pila, ai margini del comune che amministra e lo smarrimento dei molti: in paese, poco più di duemila abitanti nell’Alta Val Tiberina, pochi immaginavano che i clan potessero arrivare fin qui.
Dipana il racconto davanti ai volontari che per il terzo anno di fila, animano il campo della legalità su quegli stessi terreni che una volta appartenevano ai De Stefano, una famiglia legata a doppio filo alla mafia calabrese, luogo di transito di latitanti in fuga. Ragazzi che arrivano dal Veneto, dalla Toscana, dal Lazio, addirittura dalla Sicilia, per riconquistare metro a metro spazi di legalità, con azioni concrete, come costruire un capanno per gli attrezzi, coltivare patate, ripristinare la scoscesa strada che porta alla vallata. A cui per una sera, si uniscono i ragazzi del Campo della Legalità di Isola di Piano, a 60 chilometri da qui, oltre le colline. Per una sera insieme, seguendo il filo rosso che unisce la mitica guerra partigiana all’invasore, che vide Pietralunga conquistarsi una medaglia al valor militare, alla resistenza di oggi, quella alle mafie, che qui trovano nuove terre di approdo. Nell’unica piazza del paese, di impronta medievale, un parterre ricco mette a confronto le esperienze sul campo nel contrasto alle mafie. Oltre a Ceci, è arrivato qui il sindaco di Isola, Giuseppe Paolini, i segretari dello Spi di Umbria, Marche e Calabria, la segretaria nazionale dei pensionati della Cgil Lucia Rossi. Read more

Un video dell’ISIA presenta la Fattoria

Alcuni studenti dell’ISIA di Urbino hanno voluta regalarci questo bellissimo video di presentazione della Fattoria della Legalità…

 

Mafie nelle Marche – Riflessioni del Procuratore Generale Vincenzo Macrì

Pubblichiamo un estratto del discroso tenuto dal Procuratore Generale Vincenzo Macrì durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2015, il 24 gennaio 2015 ad Ancona.

Qui si può scaricare l’intervento intero

Riflessioni sull’andamento della criminalità nel distretto di Ancona:

Macrì1 – Nel 2011, in occasione del mio primo intervento in questa sede, avevo avvertito che non esistono in Italia, territori che possano definirsi “isole felici”, rispetto alla presenza di fenomeni mafiosi, anche se, comparativamente, il territorio marchigiano presentava una situazione sicuramente migliore rispetto a quella di gran parte del resto del paese. Avvertivo che sottovalutazioni del fenomeno avevano consentito alle mafie, ed in particolare alla ‘ndrangheta calabrese, di penetrare in profondità nel tessuto economico di molte regioni del Nord Italia, come Piemonte, Liguria, ed in particolare Lombardia, per non parlare, da ultimo, del Lazio e della stessa capitale. I dati statistici contenuti nella relazione del Presidente della Corte, alla quale mi richiamo per brevità non sono utili ad evidenziare le lente, ma progressive trasformazioni in atto nel territorio marchigiano dal 2010 ad oggi: essi ci indicano infatti una situazione di sostanziale stabilità dei reati più frequenti, alcuni dei quali in diminuzione, altri in leggero aumento. Occorre avvertire che le percentuali in aumento o in diminuzione devono essere considerate alla luce della esiguità dei numeri assoluti e dunque hanno una valore significativo solo per i reati più ricorrenti (furti, rapine, lesioni colpose, reati informatici, spaccio di sostanze stupefacenti), molto meno per i reati assai meno frequenti (almeno quelli accertati), tra i quali quelli contro la P.A., per i quali le variazioni di poche unità in termini assoluti possono produrre variazioni in percentuale anche a doppia cifra. Read more