Progetto sociale

  
A Isola del Piano (PU), la criminalità organizzata aveva messo su casa.

Il territorio ha saputo reagire e ora le proprietà confiscate sono state assegnate al comune perchè le utilizzi per un progetto sociale.

Con il sostegno di Libera – nomi e numero contro le mafie, sta nascendo
La Fattoria della Legalità

La legge n.109/96 prevede l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie permettendo anche di creare opportunità di lavoro per giovani, in particolare nel settore agrobiologico.

Questo progetto nasce attorno al bene confiscato sul territorio di Isola del Piano. Tale proprietà si compone di due edifici: uno in buono stato ed uno completamente da ristrutturare, più sei ettari e mezzo di terreno. I beni sono stati assegnati al Comune che, in un primo momento, aveva elaborato un progetto relativo ad una struttura socio assistenziale. La nuova Giunta ha ritenuto di rivedere quel progetto e realizzare con quelle proprietà un progetto di più ampio respiro. Su questo nuovo orientamento ha coinvolto l’Associazione Libera.

Proprio perché le Marche non sono una regione tipicamente mafiosa e il numero dei beni confiscati è attualmente limitato e siccome il territorio si è mostrato non impermeabile a questo tipo di infiltrazioni, si ritiene che il progetto debba perseguire un alto valore simbolico.

A partire da queste proprietà si intende realizzare un’attività economica gestita da una cooperativa sociale di tipo B. Si tratta di quelle cooperative sociali che svolgono attività economiche al fine di creare occupazione e, quindi, reinserimento sociale, per categorie di persone che hanno più difficoltà a trovare lavoro: disabili, ex tossicodipendenti, ex detenuti.

Le attività economiche da realizzare con queste proprietà sono di tipo agrituristico e didattico. La struttura principale potrà essere trasformata in agriturismo. La formula potrebbe essere, almeno in una prima fase, quella del B&B più ristorazione serale rivolta anche all’esterno. Il terreno agricolo dovrà essere destinato in particolare alla produzione delle materie prime per l’agriturismo.

L’impostazione tuttavia dovrà essere pensata anche in funzione di una fattoria didattica da organizzare non come attività residuale e occasionale, ma come funzione di importanza centrale. I percorsi didattici potranno avere un’impostazione fortemente orientata sulla sostenibilità ambientale e sociale, non limitandosi a quelli classici delle fattorie didattiche (conoscenza del mondo rurale, degli animali ecc).

La struttura dovrebbe puntare a diventare un centro di formazione a livello nazionale sui temi della legalità, della giustizia e della cittadinanza attiva. Saranno proposte vere e proprie “vacanze della legalità” e “settimane della legalità” rivolte al mondo della scuola, che possano abbinare la conoscenza delle bellezze del territorio ad attività formative e laboratori sulle tematiche di contrasto alla criminalità e all’antimafia sociale.

La struttura dovrà anche essere proposta e attrezzata come sede per corsiseminari e altre attività per soggetti esterni. In alcuni periodi dell’anno potrà ospitare feste e manifestazioni di diverso tipo, sia organizzate da soggetti esterni che in proprio. Tra queste potrebbero esservi anche mercatini e piccole fiere.