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Un ulivo per Barbara, Giuseppe e Salvatore

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Un olivo per Barbara, Giuseppe e Salvatore

Un Ulivo per Attilio – 12 luglio 2014

Un Ulivo per AttilioE’ il 24 Gennaio del 2005, un tranquillo lunedì: Attilio è al suo negozio, pronto a chiudere di lì a poco. I sicari entrano e gli sparano 5 colpi, ma si tratta di un errore.

Nella faida di Scampia il clan Di Lauro, in lotta con gli Scissionisti, manda dei killer inesperti ad uccidere Salvatore Luise, nipote del boss Rosario Parente. Ma questi sbagliano obiettivo spezzando l’ennesima vita innocente delle feroci guerre di camorra.

 

Sabato 12 luglio, alla Fattoria della Legalità, abbiamo piantato ancora un olivo della memoria, proprio in ricordo di Attilio, alla presenza dei suoi famigliari.

www.attiliovive.it

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I tecnici di una multinazionale volontari in Fattoria

GENBAND Day – Venerdì 30 Maggio 2014

il gruppo GenbandLa Soc. GENBAND, una multinazionale americana delle Telecomunicazioni, con più sedi anche in Italia, per festeggiare la ricorrenza dell’acquisizione di un importante ramo dell’Azienda, avvenuta il 1° Giugno 2009, ogni anno propone nella giornata del 1° Giugno il “Genband day”, offrendo la possibilità ai suoi dipendenti di svolgere in questo giorno attività di volontariato.

Essendo venuti a conoscenza di questa prassi aziendale, da un dipendente della stessa Società, residente a Fano, abbiamo subito presentato loro la Fattoria della Legalità, invitandoli, quindi a svolgere la prevista attività di volontariato proprio presso la nostra Associazione.

tecnici genband alla fattoriaEssendo quest’anno il 1° Giugno Domenica, la giornata di volontariato è stata anticipata a Venerdì 30 Maggio. Così Venerdì scorso sono venuti sei tecnici della GENBAND, provenienti dalle sedi di Roma, Milano e Torino presso la Fattoria della Legalità di Isola del Piano per offrire una giornata di lavoro, non da specialisti delle Telecomunicazioni, ma per ripulire l’ “Uliveto della memoria”, mediante zappe, falcetti e rastrelli, appositamente acquistati e lasciati poi in dono alla stessa Fattoria della Legalità. Invece di trascorrere la giornata dietro la scrivania, utilizzando computer e stampanti, i sei tecnici hanno quindi trascorso una intera giornata all’aria aperta insieme ai volontari dell’Associazione LIBERA a ripulire dalle erbacce gli ulivi piantati nello scorso mese di Marzo. E’ stato veramente bello trascorrere una giornata di sole a ripulire l’uliveto della memoria e conoscere questi generosi uomini, felici di offrire la loro giornata di volontariato a sostegno della Fattoria della Legalità, impegnata a sostenere la lotta contro i soprusi verso i più deboli e contro ogni tipo di mafia. Read more

Piantumazione olivi rinviata al 16 marzo…. non mancare

ipad_Greece-16-marchA casa delle troppe piogge che hanno reso impraticabile il terreno, dobbiamo rinviare di una settimana la giornata per la piantumazione degli olivi nel Giardino della Memoria alla Fattoria della Legalità.

La faremo Domenica 16 marzo 2014.

Invitiamo tutti a partecipare, saremo lì dalle 9.30 al pomeriggio. Pranzeremo insieme con panini.

Vi chiediamo solo il favore di comunicarci la vostra presenza per motivi organizzativi, scrivendo a

fattoria@altraofficina.it

Spargete la voce!!!

 

 

Il giardino della memoria: aggiornamenti

OliBOT“Il giardino della memoria” è il nome che daremo all’oliveto che ri-pianteremo il prossimo 9 marzo alla Fattoria della Legalità. Lo chiameremo così perchè sarà un oliveto in ricordo di persone che hanno perso la vita per difendere un’idea di giustizia. Ogni olivo porterà il nome di una vittima innocente di mafia.

Abbiamo lanciato un appello a sostenere questo progetto, e abbiamo già ricevuto le prime risposte concrete. Organizzazioni come l’Associazione Nazionale Magistrati, comuni come Fratterosa, privati cittadini come il sig. Raffaele Natella. Il Sindacato Italiano Pensionato della CGIL si è mosso addirittura a livello nazionale annunciando un proprio contributo, mentre la CGIL di Pesaro e Urbino ci ha invitati a presenziare al congresso provinciale con un banchetto in cui “piazzeremo” gli OliB.O.T., dove BOT sta per Buoni Oleari del Territorio. Ciascun congressista potrà sottoscrivere la quota che vorrà e partecipare così al ripristino.

Ci si può aggiungere in ogni momento alla sottoscrizione, anche dopo il 9 marzo, perchè il Giardino della memoria non sarà piantato una volta per tutte, ma continuerà a crescere, come speriamo possa crescere sempre più la corresponsabilità di un territorio che sceglie la convivenza civile invece del sopruso.

Chi volesse contribuire può continuare a usare il

codice IBAN IT42B0501802600000000144077

intestato all’associazione di volontariato “Fattoria della Legalità ONLUS”.

All’ingresso del Giardino della Memoria posizioneremo un cartello, con la mappa degli Olivi e i nomi delle figure a cui saranno dedicati. Sullo stesso cartello ricorderemo anche tutte le organizzazioni e le persone che hanno contribuito, con contributi monetari, o con le proprie braccia e idee, a realizzarlo.

Banner-21-marzo-2014Intanto, per la giornata del 9 marzo, hanno già confermato la loro presenza gli Scout CNGEI, alcuni detenuti del carcere di Pesaro che usciranno in permesso per collaborare, e anche alcune persone che avevano partecipato alla piantumazione di novembre, allora come detenuti, oggi come uomini liberi che hanno terminato di scontare la loro pena.

Chi volesse partecipare è invitato a presentarsi il 9 marzo, possibilmente munito di vanga/pala e scarponi adatti al fango, dalle ore 9.30 in poi alla Fattoria della Legalità. L’iniziativa rientra nei “100 passi verso la XIX giornata della memoria e dell’impegno” che i gruppi di Libera stanno promuovendo in tutta Italia in preparazione alla manifestazione del 22 marzo a Latina.

Per saperne di più scarica la presentazione e vai al sito della giornata.

 

Ripiantiamoli

DSCN4787Il furto degli olivi è stato un gesto infame che dimostra ancora una volta che bisogna tenere alta la guardia e rispondere al sopruso e alla violenza con una nuova cultura della corresponsabilità.

Proprio per dare un segnale chiaro in questo senso, Libera Pesaro e Urbino, l’Associazione Fattoria della Legalità e diverse altre organizzazioni con cui collaborano, hanno deciso di riprogrammare una giornata di volontariato per ripiantare tanti ulivi quanti ne sono stati rubati, anzi, molti di più.

Dopo il triste episodio, molti hanno espresso la propria solidarietà ed il desiderio di contribuire, economicamente o in altra forma, a ripristinare l’oliveto.

La prima organizzazione a muoversi in questo senso è stata la sezione marchigiana dell’Associazione Nazionale Magistrati, da sempre vicina ai ragazzi che stanno dando vita all’esperienza della Fattoria.

Chiunque altro voglia contribuire a questa operazione di ripristino e in generale alle attività che stiamo portando avanti sul bene confiscato, può versare un contributo sul conto corrente identificato dal

codice IBAN IT42B0501802600000000144077

intestato all’associazione di volontariato “Fattoria della Legalità ONLUS”.

Chi volesse collaborare in altro modo può contattarci scrivendo a pesaro.urbino@libera.it.

La giornata di piantumazione degli olivi è in via di programmazione per il prossimo 9 marzo 2014.

Il furto degli olivi ci riguarda…

1176186_10201657883987209_1080607794_nHa fatto notizia in questi giorni il furto alla Fattoria dei 40 olivi che avevamo piantato nelle due giorante di volontariato di Novembre. Peccato che non facciano altrettanto notizia le giornate che diversi gruppi di persone dedicano alla vita del bene confiscato. Peccato, perchè se dessimo più spazio alla cultura della legalità che a quella dell’illegalità, anche sui mezzi di informzione, forse potrebbero diffondersi meglio alcuni valori positivi, perchè l’esempio insegna, nel bene e nel male.

Questa amarezza si aggiunge a quella del furto. Non certo per il valore economico degli ulivi, che si aggira intorno ai 250 euro, ma per il suo significato rispetto alla cultura in cui viviamo.

Sul terreno del bene confiscato, al momento del sequestro da parte delle forze dell’ordine, c’erano diverse decine di olivi, adulti questi, di un valore molto maggiore delle esili piantine messe a dimora a novembre. Qugli olivi sono stati rubati mentre il bene era sotto confisca. E non li ha rubati il clan criminale che abitava la casa, ma qualcuno sul territorio. Non un’organizzazione a delinquere di stampo mafioso, ma qualcuno che vive nelle comunità attorno al bene.

Quel furto, anni fa, era un monito per tutti noi. Le mafie nascono dove le difese del territorio sono deboli. La grande criminalità prospera e si radica dove sono deboli i valori del vivere civile e il rispetto per il bene comune e per la comunità. Chissà quante persone sanno chi rubò quegli olivi, ma nessuno ha denunciato nessuno, e questa, purtroppo, si chiama omertà, la stessa che ha reso grandi e potenti le mafie nel mondo. Read more

Un Ulivo per Guido Galli

GUIDOGALLI0Guido Galli è giudice istruttore penale presso il Tribunale di Milano e docente di criminologia, prima all’Università di Modena, successivamente a quella di Milano.

E’ lui che conclude la prima maxi inchiesta sul terrorismo partita nel settembre 1978 dall’arresto di Corrado Alunni e dal ritrovamento del covo di Via Negroli a Milano.

Riveste, inoltre, il ruolo di segretario della sezione milanese della ANM.

Viene assassinato il 19 marzo 1980, festa del papà e onomastico di Giuseppe, uno dei cinque “bambini Galli”. Tre colpi di pistola alla schiena, esplosi da un commando di Prima Linea, di fronte all’aula 305 della Università Statale di Milano, dove Galli avrebbe dovuto tenere la sua lezione.

Il magistrato cade a terra, il codice aperto a meno di mezzo metro, vicino alla mano. Sulla sua agendina telefonica c’è scritto: “Se mi succede qualcosa telefonate ad Armando Spataro tel. n…”.

La figlia Alessandra frequenta la facoltà di giurisprudenza, quel giorno è in Università. Accorre sul luogo dell’attentato, trova il papà riverso a terra. Read more